Ambrogio Fossati scultore ebanista designer nato a Lissone il 16 maggio 1887
Primogenito di sette figli, ancora giovanissimo entra a far parte nella bottega del padre Napoleone, creata nel 1881, nota a quei tempi d’importanti realizzazioni artistiche.
Stimolato dall’impeto giovanile, seppe cogliere una persistente predilezione all’arte tali da maturare quelle ispirazioni per continuare una radicata cultura d’origine.
Ben presto, la passione allo studio e alla netta affermazione alla specializzazione al disegno divennero mezzi stimolanti che tradussero idee e strumenti per creare nuove forme estetiche e costruttive del mobile, affiancando la sua abilità di capacità tecnica dell’intaglio e del tocco agile della scultura.
Nel 1908, la chiamata al servizio militare interruppe la sua attività. A vent’anni così si ritrovò a Firenze, città ricca di storia artistica, di cui sente il fascino. Nacque in lui una profonda poetica culturale interiore che lo portò a frequentare i corsi presso l’Accademia Belle Arti, dedicandosi allo studio delle arti classiche figurative e contemporanee. Profondo studioso, si meritò premi e facendosi notare, fu autore di diverse pubblicazioni artistiche. Vinse anche il concorso di topografia presso lo stesso Comando Militare aggiudicandosi l’incarico di Consulente Tecnico nella Colonia Eritrea alla Scuola Speciale del Comando Genio dell’Asmara. Vide una realtà diversa e sconvolgente per la vita dell’uomo in quelle sterminate terre del continente nero che servirono però ad un arricchimento di nuove conoscenze con altre civiltà e tradizioni culturali.
Al rientro della guerra, fu chiamato ad insegnare prima alla Scuola Serale affiancando il padre, poi sostituendolo alla Scuola Diurna Speciale del Mobile. Il suo principale obiettivo fu quello di rendere palese ai suoi allievi un modo semplice ma efficace di conoscenze più ampie di qualità culturali e professionali. Realizza così una guida testo chiamata “Storia del mobile attraverso gli stili”, che nello studio è un contributo indispensabile di verifica nell’evoluzione stilistica.
Con abilità e profonda conoscenza della scultura figurativa, seppe realizzare opere di notevole importanza, come lo splendido Crocefisso ligneo stile Bizantino presente nella Chiesa del Corpus Domini di Milano e un altro Crocefisso posto sopra la navata dell’altare nel Duomo di Lissone. Meravigliosi i due Confessionali arricchite di sculture e bassorilievi sempre nel Duomo di Lissone, così come il Battistero che ancora oggi è considerato un vero gioiello di scultura artistica. A Milano, nella Chiesa del Redentore, realizzò un imponente altare in noce di nuova linea moderna. Notato da questa spiccata bravura e passione, fu chiamato dall’architetto Monti di Milano, dove diresse i lavori degli interni del famoso transatlantico italiano “REX” e in seguito del panfili di Re Farouk d’Egitto. Eseguì anche altri lavori artistici in case signorili private.
Vinse poi anche il concorso per la realizzazione di una Fontana nella principale Piazza di Lissone (Piazza Libertà). Opera da considerarsi pionieristica, poiché la Fontana era dotata d’installazioni elettriche e idrauliche che permettevano giochi di luce colorate e varietà di getti d’acqua. Fu in seguito spostata in Piazza IV Novembre.
Morì il 3 Dicembre 1957.
Lissone Ha avuto un cittadino che con il suo impegno, dedizione, insegnamento, ha reso molto onore all’industria, artigianato e al commercio.
Prof Antonio Vismara nel libro “Memorie ed appunti di storia lissonese”