Opera di splendida genialità artistica inaugurata nel 1940 per la festa del “Corpus Domini”, donata da Egidio Brugola in memoria della mamma.
L’ispirazione del soggetto è improntata carattere romanico-lombardo austero, la cui estetica decorativa è una risultante di quella costruttiva.
E’ composta da un gradino di noce, sul quale poggia un alzato di forma rettangolare interamente in noce nel cui centro si apre una porta arcuata di ragguardevole importanza architettonica. Questa è corredata da un grande sguancio archivoltato costituito da una successione di modanature e da una specie di prostilo o portale sporgente a guisa di pronao, risultante da due colonne con capitello, sormontati da due riuscitissime statue degli S.S. Apostoli Pietro e Paolo ( patroni della Parrocchia) e da una cornice di coronamento a fogliami finemente intagliata. Ai lati sino all’altezza della sagoma d’imposta dell’arco vi è una divisione a pannelli nella cui parte superiore sono scolpiti: S. Gerolamo dott. (con il libro delle Sacre Scritture), Sant’Agostino ( che in mano tiene il libro ” De Civitate Dei ” ed ai suoi piedi ha il volumetto ” Confessiones” ) , S.Carlo e Sant’Ambrogio. Sopra di questi con fondo dorato a mosaico, figurano due Angeli Oranti con i seguenti versetti scritturali: Pater, peccavi in coelum et coram te ( Luc. XV-24 ) Surgam et ibo patrem ( Luc. XV-18 ) Inquitatem odio habui et abominatus sum ( Ps. CXVIII-163 ) Ab occultis meis munda me ( Ps.XVIII-12).
Una semplice trabeazione racchiude il campo. Nei fianchi di sinistra e destra due portali di minore importanza sormontati da un timpano riccamente intagliato incornicia l’entrata destinata al penitente.
Misura dell’insieme 220 x 260 x 110 cm.
Da “IL CITTADINO DELLA DOMENICA” 26 Maggio 1940