Terminata nel 1938, questa opera d’arte è da considerarsi un vero capolavoro di ebanisteria: i preziosi intagli che sovrastano tutte le pareti sono talmente curati da essere paragonati a minuziosi ricami ricavati dal legno.
Ha caratteristica che ricorda l’arte romanica ostile dei comuni, denominato stile lombardo.
Il tempio, donato da Angelo Cagnola a ricordo della nascita della figlia primogenita, è di forma ottagonale e posto sopra un labbro marmoreo ricoprendo il fonte battesimale. Otto archi sostenuti da colonne con capitelli sormontati da pulvino, inquadrano gli otto pannelli intagliati: quello frontale reca i simboli della croce e della colomba (simboli stabiliti dal Sinodo Diocesiano). Le arcate determinano assialmente otto timpani dai quali si stacca una cupola ottagonale; sul tamburo fenestrato, il tiburio, recante originariamente una croce dorata, si eleva la statua lignea di San Giovanni Battista (foto destra). Particolare lo zoccolo che reca incise le parole della lettera di San Paolo ai Galati ” Quicumque in Christo baptizati estis, Christum induistis” ( Voi tutti che siete stati battezzati siete stati rivestiti di Gesù Cristo).
Il Fonte Battesimale è circoscritto da una cancellata in ferro battuto di Pietro Testa su disegno dell’arch. Conti.
Misura dell’insieme 74 x 200
Da ” IL CITTADINO DELLA DOMENICA ” 17 Aprile 1938